martedì, marzo 28, 2006

Grazie


Devo dire grazie alla mia forte tempra di siciliano autentico,ho ritrovato in questo mio tempo l'orgoglio di sentirmi di nuovo parte di questa terra.
Per molti anni ho vissuto barcamendomi fra accenti diversi, figlio di due terre una d'adozione l'altra di nascita,ho seguito sogni, percorso viali al tramonto dell'essere ,ma oggi sento di nuovo vibrare di passione gli alberi che si vestono nei smaglianti colori di una Primavera stupenda , circondano come l'abbraccio di una donna sincera la mia valle mentre il sorriso dei miei amici e i racconti degli anziani mi ridanno di nuovo tanta gioia.
Domenica riandro' a Favignana per una battuta di pesca,stavolta voglio assaporare il mare ,non voglio lanciare bottiglie con messaggi che tanto il duro cuore di chi sa solo usare e buttare non aprirà mai ,ma dedicarlo alle mie figlie e a coloro che in silenzio sanno amare senza poesia ma con la sola essenza che nasce da un cuore puro proteso solo al volerti bene per quello che sei.

domenica, marzo 26, 2006

L'ultimo volo dell'"ANGELO"

Conobbi Angelo due anni fa sull'Etna.

Lui con altri gestiva mi pare un rifugio CAI,come tutti coloro che hanno nella personalità il loro lato forte,emanava il magnetismo di chi non sa stare fermo,ti coinvolgeva nei suoi racconti che sapevano di montagna e di aria libera come un pensiero.

Beh devo dire che sarei rimasto ad ascoltarlo per ore e io che sono un chiaccherone per natura rimanevo in silenzio ad ascoltarlo.

Mi prefissi di tornare presto a trovarlo,ci volevo andare questa Estate, portando con me una persona a me cara,ora rimane solo il pensiero di lui e di quel magico pomeriggio passato fra nuvole basse che coprivano la sommità del vulcano e il ricordo di aver conosciuto una persona veramente speciale.


Ragusa. Precipita ultraleggero, muore il campione Angelo D'Arrigo









D'Arrigo Angelo



Angelo D'Arrigo

Ragusa, 26 marzo 2006
Angelo d' Arrigo, il deltaplanista recordman di traversate internazionali è morto precipitando con un velivolo durante una dimostrazione a Comiso. Con lui era un ufficiale dell' aeronautica in pensione, il generale Agostino De Marchis. L' incidente è avvenuto vicino all' aviosuperfice di Comiso.

Angelo D'Arrigo (45 anni) e Giulio De Marchis (70 anni) erano a bordo di un ultraleggero, guidato da quest'ultimo, che intorno alle 11,30 poco dopo il decollo è stato visto virare bruscamente e schiantarsi su alcuni alberi di ulivo. L'aereo è precipitato da una altezza di circa 200 metri. I due piloti sono morti sul colpo. Testimoni oculari hanno riferito agli investigatori di non avere visto il velivolo esplodere in aria ma precipitare all' improvviso di punta. Il velivolo, del tipo Sky Arrow, è stato posto sotto sequestro dal magistrato inquirente.



CHI ERA, ANGELO



Angelo D'Arrigo

Nel corso della sua carriera agonistica ai vertici internazionali del volo sportivo, Angelo d'Arrigo ha avuto modo di volare in giro per il mondo. Durante i suoi viaggi attraverso i vari continenti, Angelo ha sorvolato mari, deserti, vulcani e catene montuose, insieme ad aquile e rapaci di ogni specie.



Laureato all'Universita dello Sport di Parigi, ma innamorato della montagna, Angelo d'Arrigo esce dalla sua metropoli per cimentarsi negli sport estremi.
Con i suoi titoli di istruttore di volo, di maestro di sci e di guida alpina, riesce a vivere delle sue passioni legate agli sport "Plein Air".
Progetta e realizza delle "Prime" sulle Alpi nelle sue tre specialita: Sci Estremo, Volo Libero e Alpinismo.
Dal Monte Bianco al Cervino, dall'Aiguille Verte all'Aiguille du Midi, Angelo riesce ad esprimere il suo stile di vita con successo.
Realizzando dei documentari amatoriali sulle sue "imprese"che divulga nelle scuole e nei centri culturali della capitale francese, Angelo ha contribuito allo sviluppo e alla popolarizzazione degli sport estremi, dove l'individuo e la natura sono gli assoluti protagonisti.
Denominato, allora in Francia, "Le Funambulle de l'Extreme", Angelo progetta di operare anche fuori Europa: l'Himalaya e le Ande.
In occasione di un reportage per una rete nazionale francese, Angelo vola per la prima volta dal vulcano piu alto d'Europa in piena eruzione: l'Etna.
Attratto dal contrasto degli elementi di questo paesaggio Siciliano, al quale sono legate le sue origini, Angelo decide di istallarsi sulle falde del vulcano e crea una scuola di volo libero: l'ETNA FLY.
Ambientato in un quadro unico e spettacolare, dove i quattro elementi ARIA ACQUA TERRA e FUOCO si mescolano, questo centro di addestramento al volo libero si e trasformato, oggi, in un centro turistico basato sulla pratica di sport estremi: il No Limits Etna Center.
Dopo anni di agonismo in volo libero e due titoli mondiali con il deltaplano a motore, Angelo decide di allontanarsi dal circuito delle competizioni per potersi dedicare ai voli record ma soprattutto all'emulazione del volo dei rapaci per la ricerca del volo istintivo.
Avvia un progetto intitolato "Metamorphosis" che e uno studio analitico delle tecniche di volo dei piu grandi rapaci dei cinque continenti.
Dalle aquile delle Alpi ai rapaci dell'Himalaya e dagli avvoltoi dell'America Latina a quelli Australiani, Angelo impara ad osservarli e convivere con loro, nel loro elemento e con le loro regole gerarchiche.

Osservare, studiare ed imitare il volo istintivo dei grandi veleggiatori è stato per lui un percorso naturale che gli ha permesso di perfezionare la sua tecnica di volo.



Angelo ha voluto dedicare questo suo bagaglio di esperienze al servizio della scienza. Questa sua ricerca lo ha portato a compiere delle imprese uniche che hanno suscitato un forte interesse mediatico a livello mondiale.
E' stato il primo uomo a percorrere in volo libero, senza ausilio di motore, il Sahara, ad attraversare la Siberia e ultimamente a sorvolare la montagna più alta della terra: l'Everest.




Un'incredibile esperienza umana, in luoghi ostili e spesso inesplorati che lo hanno visto protagonista di eventi straordinari dai quali sono stati tratti diversi documentari.



Questo misto di sport, avventura, scienza e tecnologia hanno reso possibile il sogno dell'uomo che, dai tempi di Icaro fino a quelli di Leonardo da Vinci, ha sempre sognato di volare come gli uccelli.



venerdì, marzo 24, 2006

NON ESISTONO AMORI FELICI "LUIS ARAGON"


Non esistono amori felici
Niente per l'uomo e' mai definitivo
Non la sua forza non la debolezza ne il suo cuore
E quando crede di aprire le braccia
la sua ombra e' una croce
e quando vuole stringere la sua felicita' la sbriciola
uno strano doloroso divorzio e' la sua vita
Non esistono amori felici

La sua vita e' come quei soldati disarmati
per altro scopo un tempo equipaggiati
a cosa puo' servire il loro alzarsi di buon ora
per ritrovarsi a sera disoccupati incertidite queste parole:
La mia vita e' trattenete il pianto
Non esistono amori felici

Mio bell'amore. amore caro. mio strazio
ti porto in me come un uccello ferito
e quelli senza saperlo ci guardano passare
ripetendo dietro di me le parole che ho intrecciato
e che per i tuoi grandi occhi subito morirono
Non esistono amori felici

E' troppo tardi ormai per imparare a vivere
piangano insieme nella notte i nostri cuori
quanta infelicita' per la piu' piccola canzone
quanti rimorsi per scontare un fremito
quanti singhiozzi per un'aria di chitarra
Non esistono amori felici

Non c'e' amore che non dia dolore
non c'e' amore che non ferisca
non c'e' amore che non lasci il segno
e non meno l'amore di patria che l'amore per te
non c'e' amore che non viva di pianto
Non esistono amori felici
ma per noi due c'e' il nostro amore.
Louis Aragon

martedì, marzo 21, 2006

INSONNIA


E poi tu....
chiara come il sole,
tenace pensiero
sei come la brezza,
che insegue una nuvola.
Come le onde del mare
è
il tuo amore.
Come un'isola
il tuo corpo,
sono insenature
che proteggono
il mio vascello
i tuoi seni.
Ed poi....ancora tu
forte
nei tuoi dubbi
reale nei miei ricordi,
come il sole che domani
spunterà
dalla mia valle.....ancora tu
Amore mio lasciami
approdare
nel tuo porto sicuro
per una volta ancora
stanotte ho bisogno di te.

venerdì, marzo 17, 2006

Ricominciare



Ed eccomi qui,cambiare blog, in fondo è un modo per ricominciare a scrivere,un pò come quando si sente l'impulso di un nuovo modo di portare i capelli o di andare oltre.Questo nuovo diario è un taglio con il passato,stanco di santuari dedicati ,questo è uno spazio mio dove ricomincire un cammino di vita.
Il fardello dei ricordi è dentro di me,mi fa compagnia e l'esperienza maestra di vita mi da un nuovo impulso,ma sono sereno come non lo ero da tempo,in fondo ho provato tutto per dare un senso al mio recente passato,ma cercarlo è per assurdo una negazione,meglio lasciarlo scorrere dolcemente come un fiume che corre verso valle.
In questi mesi torbidi ho avuto la "BREZZA" che mi ha tenuto compagnia in notti che sembravano non finire più,ho cercato ,desiderato inseguito,ora aspetto la nuova Primavera seduto sulle rive del mio mare.
Domani è un altro giorno,vorrei chiedere scusa a mia figlia Rossella,l'altro giorno mi ha guardato strano e mi ha detto:Papà tu sai di essere il mio miglior amico, mi hai sempre aiutato,ma da qualche mese non ti riconosco,sei nervoso strano e mi manchi.
Ecco allora ho capito una cosa,che non posso rifuggire alle mie responsabilità,ma devo stare vicino a loro,valgono più di una qualsiasi donna che ti dice ti amo mille volte e alla prima difficoltà si arrende e pensa solo a se stessa,lasciandoti ramo secco in balia della corrente.
Gli amori passano,ma mi chiedo esiste veramente il sentimento che dura una vita?
E' così difficile barcamenarsi fra voglia di possesso e donare,anteporre il proprio essere,liberarsi della corazza che imprigiona l'anima e vivere sereni insieme mano nella mano,forse sono solo utopie di un romantico ancronistico poeta del niente.
Qualche amico mio direbbe se mi vedesse in questo istante "DELIRIO" e forse lo è davvero ma in fondo cosa è il delirio se non un liberarsi delle tossine accumulate?
Un sorriso per scaldare la vita ,mi alzo e vado verso il domani.

mercoledì, marzo 15, 2006

trapunta di stelle



Trapunta di stelle
sul capo del vigil viandante
di sentieri di fertili monti
su erbe bagnate
da rugiadadi diamantea bellezza
si specchano i volti
di grilli stridenti cantori
mai discreti del soave profumo di notte.
Vestigia di nuove emozioni,
di dolci passioni
di canti alla luna
divina creatura
di un tempo da cullare
che vola
su fragili ali di vento
sposato con brezza
sui confini di alba che arriva al mattino


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